Guida alla terapia del caldo e del freddo

“Perché su una distorsione metto il freddo e sulla tendinite il caldo?”.
Dato che mi è capitato molto spesso di rispondere a questo tipo di domande, fatte sia da pazienti lesionati sia da curiosi, provo a rispondere in un modo più dettagliato qui di seguito.
Stiamo ovviamente parlando della terapia del caldo e della terapia del freddo, che in alcuni casi si alternano per creare una combinazione vincente, in grado di aiutare il nostro organismo con un rimedio topico e non invasivo.
Vediamo in linea generale che effetto benefico hanno il caldo e il freddo in alcune applicazioni specifiche, e poi valutiamo i vantaggi di alternarli.
Terapia del freddo
Il freddo ha degli effetti molto forti sul nostro organismo. Il principale è la vasocostrizione: i vasi sanguigni periferici percepiscono il freddo attorno a sé e tendono a restringersi, aumentando la pressione sanguigna e riducendo l’apporto di sangue ad alcune zone del corpo. È facile capire perché ciò accade: maggiore è la superficie a contatto con il freddo, maggiore sarà la dispersione di calore. I vasi sanguigni rispondono quindi al freddo con l’elasticità, restringendo la propria superficie e cercando di conservare il calore che hanno acquisito.
Questo fenomeno è molto importante durante le infiammazioni, che sono delle reazioni dei tessuti periferici mediate da alcune molecole trasportate dal sangue (ad esempio, le citochine). Limitando il flusso di sangue con la vasocostrizione generata dal freddo, queste molecole e la loro ricezione vengono semplicemente rallentate e inibite.
Inoltre, il freddo limita anche la percezione del dolore, in quanto lievemente anestetico.
Casi in cui è utile la terapia del freddo
Nella pratica, la terapia del freddo è utile per ridurre il gonfiore e l’arrossamento dovuti a un’infiammazione improvvisa e acuta, come una distorsione, un edema o un trauma, a volte anche per ridurre il dolore da cefalea. Il freddo invece non è adatto per crampi muscolari, tendiniti e mal di schiena.
L’importante è che il ghiaccio non si trovi a diretto contatto con la pelle: può essere usato con uno spray apposito, con una borsa ghiaccio, oppure con un asciugamano bagnato con all’interno dei cubetti di ghiaccio.
Per il mal di testa invece molti trovano sollievo in una pezza bagnata con acqua fresca.
Sulle lesioni è importante applicare il ghiaccio entro le 48 ore dalle lesioni e per non più di 10 minuti a applicazione.
La terapia del caldo
La terapia del caldo è una soluzione efficace per la vasodilatazione che produce, e che induce un maggior afflusso di ossigeno ai tessuti. Ottima quando i muscoli sono doloranti, la terapia del calore induce anche un generico senso di benessere che ha un effetto psicologico positivo, soprattutto sulle persone che non si termoregolano alla perfezione – i freddolosi, per intenderci.
La fonte di calore può essere secca, come un cuscino riscaldante elettrico, oppure umida come degli impacchi caldi di gel. Vanno bene entrambe, ma attenzione a non seccare o ustionare la pelle! L’ideale è scegliere un fonte di calore in grado di mantenere una temperatura costante per diverso tempo.
Se vuoi evitare oggetti in plastica esiste anche la borsa ripiena di noccioli di ciliegia: è sufficiente scaldarla nel microonde e poi applicarla sulla zona interessata.
Casi in cui è utile la terapia del caldo
L’uso del calore può ridurre gli spasmi muscolari e migliorare i problemi di movimento, oltre a migliorare il recupero da alcuni tipi di lesioni – ma in questo caso è sempre meglio seguire il consiglio di un fisioterapista o di un chiropratico. Inoltre, è ottimo per quei dolori muscolari dovuti all’attività fisica svolta in un luogo freddo, ad esempio lo sport outdoor. In generale, meglio non applicare calore per un periodo di tempo superiore ai 20 minuti.
Terapia alternata
Molto più difficile è applicare con il fai-da-te la terapia del caldo o del freddo – utile per alcuni dolori derivati dalla sciatica, ad esempio.
I rischi principali del fai-da-te sono:
- non comprendere quando applicare questa terapia;
- non sapere il tempo di applicazione;
- esagerare con l’una e con l’altra esposizione, peggiorando così la lesione.
Abbinare una buona terapia del caldo e del freddo con un trattamento chiropratico è di norma un ottimo modo per conseguire un benessere psicofisico completo e per “curare” il proprio organismo in modo olistico, preservandolo da ulteriori infortuni e lesioni future.