Compressione del midollo – cosa significa e quali sono i sintomi?

Il termine “mal di schiena” è quantomai generico: la nostra schiena è composta da elementi diversi, dalle vertebre ossee ai dischi intervertebrali, che le distanziano e favoriscono la mobilità, per finire con il midollo spinale, una centralina del sistema nervoso che scorre lungo tutta la nostra schiena e arriva al cervello…
Capita a volte a chi soffre di mal di schiena di sentir parlare di “compressione del midollo”.
È una condizione molto comune, che provoca una serie di fastidi e dolori non sempre facili da distinguere.
Ma è così grave? È risolvibile? In cosa consiste esattamente la compressione del midollo? Vediamo di rispondere a tutti i dubbi in merito.
Caratteristiche generali della compressione del midollo
Dove si può verificare
La compressione del midollo spinale può verificarsi a qualsiasi altezza, dal collo (colonna vertebrale cervicale) fino alla parte inferiore della schiena (colonna vertebrale lombare).
Cause
La scoliosi è una possibile causa di compressione del midollo, che ha come risultato ultimo il mal di schiena. La scoliosi consiste infatti in un allineamento anomalo della colonna vertebrale che porta le vertebre a cadere in modo non uniforme le une sulle altre, sviluppando zone di maggiore o minor pressione, come sempre accade nelle situazioni di disequilibrio meccanico.
Oppure, la compressione del midollo può essere causata da lesioni pregresse alla colonna vertebrale, tra cui includiamo cadute, traumi, e anche il tumore spinale e alcune malattie ossee.
A provocare la compressione può essere anche l’artrite reumatoide o qualche altra forma di infezione all’apparato muscolo-scheletrico.
Infine, una delle cause più comuni di compressione del midollo spinale è la graduale usura delle ossa della colonna vertebrale nota come osteoartrite, che viene solitamente sviluppata dopo i 50 anni.
Sintomi più comuni
I sintomi includono intorpidimento, dolore e debolezza. A seconda della causa della compressione, i sintomi possono svilupparsi improvvisamente o gradualmente e possono richiedere qualsiasi tipo di trattamento, da quello di supporto all’intervento chirurgico d’urgenza.
I sintomi della compressione del midollo spinale possono svilupparsi rapidamente o lentamente, a seconda della causa. Le lesioni possono causare sintomi immediati. I tumori o le infezioni possono causare sintomi che si sviluppano nell’arco di giorni o settimane. L’usura della colonna vertebrale può richiedere anni per causare i sintomi.
In generale, parliamo di dolori e rigidità al collo, alla schiena o alla parte inferiore della schiena. Ma anche di intorpidimento, crampi o debolezza alle braccia, alle mani o alle gambe, o perdita di sensibilità nei piedi.
Se si parla di un dolore bruciante che si diffonde alle braccia, ai glutei o alle gambe, allora si parla molto probabilmente di sciatica, una patologia che richiede una cura specifica.
A causa della compressione del midollo possono anche verificarsi nel paziente dei problemi di coordinazione delle mani, la perdita di capacità sessuale.
Sintomi più gravi
La debolezza e insensibilità ai piedi può spingere fino alla zoppia, ecco perché è importante trattarla e gestirla in una fase il più iniziale possibile.
Per alcuni sintomi è necessario rivolgersi immediatamente al medico o addirittura al pronto soccorso, ad esempio quando si perde il controllo dell’intestino o della vescica, o quando l’intorpidimento alle gambe è molto forte, al punto da essere invalidante per la vita quotidiana.
Diagnosi della compressione del midollo
La diagnosi viene effettuata tramite un test medico, che comprende un esame fisico per valutare la sensibilità delle parti del corpo incriminate, ma anche la debolezza o i riflessi anomali.
A questo esame si aggiungono solitamente delle radiografie della colonna vertebrale, in grado di identificare ad esempio speroni ossei che schiacciano i nervi spinali.
In generale, la compressione del midollo non è certo piacevole, ma si tratta di problemi completamente risolvibili con un adeguato trattamento.